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CNOS-FAP Lombardia a Refrigera 2025: la formazione incontra l’impresa

Scopri il progetto Frigoria al CNOS-FAP Lombardia durante Refrigera 2025

5–7 novembre 2025 | BolognaFiere – Padiglione 29, Postazione S08

Il CNOS-FAP Lombardia sarà protagonista a Refrigera 2025, la fiera internazionale dedicata all’intera filiera della refrigerazione industriale, commerciale e logistica. L’evento è in programma dal 5 al 7 novembre 2025 presso BolognaFiere.

Un appuntamento di rilievo internazionale che rappresenta un’occasione unica per presentare “Frigoria”. Il progetto che forma i tecnici frigoristi del futuro, frutto della collaborazione tra formazione professionale e imprese.
L’obiettivo è rispondere concretamente alla crescente domanda di competenze specializzate nel settore, promuovendo una formazione capace di integrare didattica, innovazione e pratica professionale.

CNOS-FAP Lombardia a Refrigera: un progetto che unisce scuola e impresa

Il progetto Frigoria nasce da un’alleanza educativa tra CNOS-FAP Lombardia – sede di Sesto San Giovanni e aziende leader nel comparto della refrigerazione.
Partner del progetto sono: Bitzer, Castel, Eliwell, Epta, Green Point, LU-VE, Stella Welding e Scar Refrigerazione.

Durante la fiera, questi partner racconteranno insieme al CNOS-FAP come la sinergia tra scuola e impresa generi valore concreto per studenti e aziende.

Gli allievi del settore refrigerazione del nostro centro CNOS-FAP di Sesto San Giovanni vivranno un percorso formativo esperienziale, con momenti di apprendimento direttamente negli stand aziendali: vere e proprie pillole formative a contatto con i professionisti del settore, per imparare sul campo, confrontarsi con tecnologie avanzate e vivere la realtà del lavoro.

Formare i tecnici del futuro

Il progetto Frigoria rappresenta un esempio concreto di come la formazione professionale salesiana riesca a costruire relazioni tra scuola e impresa, trasformando la collaborazione in un laboratorio di crescita continua.
In un contesto produttivo in rapida evoluzione, dove l’innovazione tecnologica e la transizione energetica richiedono nuove competenze, Frigoria offre percorsi formativi qualificanti e aggiornati, capaci di coniugare la preparazione tecnica con lo sviluppo personale e professionale degli studenti.

Il modello adottato da CNOS-FAP Lombardia parte dall’idea che la formazione non sia solo acquisizione di abilità, ma un processo che coinvolge la persona nella sua totalità, promuovendo autonomia, responsabilità e spirito di iniziativa.
La stretta collaborazione con le imprese partner consente agli studenti di vivere esperienze concrete in ambienti di lavoro reali, di conoscere da vicino le tecnologie più avanzate e di sviluppare quelle competenze trasversali oggi indispensabili per entrare nel mercato del lavoro con consapevolezza e competenza.

Un modello educativo che mette al centro:

  • la persona, intesa come protagonista del proprio apprendimento, accompagnata nel riconoscere i propri talenti e nel tradurli in capacità operative;

  • la competenza, come chiave per l’occupabilità, la crescita e l’innovazione continua;

  • l’innovazione, come leva per la trasformazione dei mestieri, dei processi produttivi e delle relazioni professionali.

Essere “tecnici del futuro” significa, per gli studenti CNOS-FAP, non solo padroneggiare strumenti e metodologie, ma anche sviluppare un pensiero critico e responsabile, capace di affrontare le sfide del cambiamento con curiosità e spirito costruttivo.

In linea con la missione educativa di Don Bosco, il CNOS-FAP forma professionisti competenti e cittadini responsabili, capaci di contribuire allo sviluppo di una società più giusta, solidale e sostenibile.
>La formazione tecnica diventa così un veicolo di inclusione, innovazione e futuro condiviso: un percorso che parte dai laboratori per arrivare al cuore delle imprese e della comunità.

CNOS-FAP Lombardia a Refrigera 2025: un invito a visitare lo stand

CNOS-FAP Regione Lombardia invita operatori del settore, imprese, studenti e formatori a visitare lo stand al Padiglione 29 – Postazione S08 di Refrigera 2025.

Un’occasione per scoprire da vicino come la collaborazione tra scuola e impresa possa costruire un futuro professionale solido, sostenibile e innovativo.

Formare oggi per innovare domani: questa è la visione che guida il CNOS-FAP Lombardia, da sempre impegnato nel promuovere percorsi formativi in grado di anticipare i bisogni delle imprese e valorizzare i talenti dei giovani.

Il CNOS-FAP di Sesto San Giovanni

Fondato nel 1978, il Centro di Formazione Professionale CNOS-FAP di Sesto San Giovanni nasce come Centro di Addestramento Professionale. Nel nel corso degli anni, si trasforma in un punto di riferimento riconosciuto per la formazione iniziale e continua in Lombardia. La sua evoluzione riflette la capacità del sistema salesiano di interpretare i cambiamenti del mondo del lavoro e di aggiornare costantemente l’offerta formativa in risposta ai nuovi bisogni delle imprese e dei giovani.

Il centro è oggi un luogo dove la tradizione educativa salesiana incontra la tecnologia e l’innovazione, offrendo ambienti di apprendimento moderni, laboratori attrezzati e percorsi personalizzati per ogni tipologia di utente.
Attraverso una didattica laboratoriale e centrata sulla persona, il CNOS-FAP di Sesto San Giovanni promuove la formazione integrale del giovane, accompagnandolo non solo nell’acquisizione di competenze tecniche, ma anche nello sviluppo di attitudini relazionali, autonomia e senso di responsabilità.

Oggi il centro propone percorsi di:

  • Formazione professionale di base per giovani in uscita dalla scuola secondaria di primo grado, orientati al conseguimento della qualifica triennale e del diploma professionale quadriennale;

  • Aggiornamento e riqualificazione professionale per adulti e lavoratori, finalizzati a favorire l’occupabilità, l’adattamento ai cambiamenti tecnologici e la crescita delle competenze digitali;

  • Corsi di specializzazione tecnica nei settori Automotive, Elettrico/Elettronico e Meccanico, progettati per rispondere alla domanda di figure professionali altamente qualificate e capaci di inserirsi rapidamente nel mondo produttivo.

Un esempio di collaborazione e partnership con le realtà produttive della Lombardia

Tutti i corsi sono progettati in stretta collaborazione con il tessuto produttivo lombardo, attraverso partnership con imprese, associazioni di categoria e enti del territorio. Questo dialogo continuo con il mondo del lavoro consente di mantenere costantemente aggiornati i contenuti formativi, garantendo una piena aderenza tra formazione e occupazione.

Il centro di Sesto San Giovanni è anche un laboratorio di innovazione sociale e professionale, dove si sperimentano nuove metodologie didattiche, si valorizzano i talenti individuali e si promuove una cultura del lavoro fondata su etica, competenza e partecipazione.
Attraverso progetti regionali, nazionali ed europei, il CNOS-FAP contribuisce ogni anno alla crescita di centinaia di studenti e lavoratori. Il centro di Sesto San Giovanni si conferma come una realtà dinamica e inclusiva, capace di costruire futuro e opportunità per le nuove generazioni.

 

Qualificazione Fondimpresa 2025: CNOS-FAP Lombardia al fianco delle imprese

Qualificazione Fondimpresa 2025

Più qualità, più trasparenza e nuove opportunità per chi investe sulle competenze

Nel 2025 Fondimpresa, il principale fondo interprofessionale dedicato alla formazione dei lavoratori, ha introdotto importanti novità nel proprio sistema di qualificazione degli enti formativi.
L’obiettivo è promuovere un’offerta sempre più trasparente, efficace e orientata ai risultati, rafforzando la qualità dei piani finanziati e la fiducia delle imprese che investono sulle persone.

Per CNOS-FAP Regione Lombardia, ente accreditato e punto di riferimento per la formazione professionale e continua, questo cambiamento rappresenta una tappa significativa nel percorso verso una formazione di qualità al servizio delle imprese e dei lavoratori.

Qualificazione Fondimpresa 2025: un sistema più solido e qualificato

Il Consiglio di Amministrazione di Fondimpresa ha approvato nel settembre 2025 una revisione complessiva dei criteri di qualificazione degli enti formativi.
Le nuove regole entreranno pienamente in vigore nel 2026, ma gli enti già qualificati potranno predisporre la documentazione necessaria a partire da novembre 2025.

Le principali novità

Tra i punti più rilevanti del nuovo sistema di Qualificazione Fondimpresa 2025:

  • Requisiti economico-finanziari più rigorosi, con obbligo di attestazione da parte di un revisore contabile;
  • Esperienza documentata nella gestione di piani formativi finanziati con fondi pubblici e interprofessionali;
  • Struttura organizzativa qualificata, dotata di personale esperto, sistemi di gestione certificati (ISO 9001) e modello organizzativo D.Lgs. 231/01;
  • Verifiche più stringenti da parte del Fondo e procedure di controllo rafforzate;
  • Standard di qualità più elevati per garantire efficacia, tracciabilità e coerenza dei percorsi formativi.

Questi aggiornamenti mirano a creare un sistema più solido, capace di sostenere la crescita professionale e l’innovazione continua delle imprese italiane.

Cosa cambia per imprese e lavoratori con la Qualificazione Fondimpresa 2025

Le aziende aderenti a Fondimpresa non dovranno adempiere a nuove procedure, ma potranno beneficiare di un sistema formativo più affidabile e trasparente, grazie alla Qualificazione Fondimpresa 2025.
Collaborando con CNOS-FAP Lombardia, le imprese potranno:

  • accedere a piani formativi completamente finanziati, anche tramite il conto di sistema di Fondimpresa;
  • migliorare le competenze digitali, green e gestionali del personale;
  • ottenere consulenza personalizzata per l’analisi dei fabbisogni e la definizione delle priorità formative;
  • contare su un partner accreditato, competente nella gestione dei fondi interprofessionali e nel rispetto delle normative.

Per i lavoratori, la riforma si traduce in percorsi più mirati e qualificanti, in grado di favorire l’aggiornamento professionale e l’occupabilità.

CNOS-FAP Lombardia: esperienza e affidabilità al servizio delle imprese

Con la sua rete di centri presenti in tutta la regione, CNOS-FAP Lombardia affianca le aziende nella progettazione e gestione dei piani formativi finanziati, offrendo un supporto concreto in ogni fase del percorso:

  • Analisi dei fabbisogni aziendali e definizione degli obiettivi di crescita;
  • Progettazione personalizzata dei percorsi e scelta delle modalità più efficaci (aula, laboratorio, e-learning, blended);
  • Gestione amministrativa e rendicontazione nel rispetto delle procedure Fondimpresa e della rinnovata Qualificazione Fondimpresa 2025;
  • Monitoraggio e valutazione dei risultati, per garantire impatto reale e misurabile.

Questa competenza operativa si unisce alla missione salesiana di formare le persone attraverso il lavoro, promuovendo percorsi che uniscono formazione tecnica, crescita personale e valore sociale.

Qualificazione Fondimpresa 2025: qualità e persone al centro

La Qualificazione Fondimpresa 2025 rappresenta un’evoluzione importante nel panorama della formazione finanziata.
Non si tratta solo di nuove regole, ma di una visione condivisa: rendere la formazione uno strumento concreto di innovazione, sostenibilità e sviluppo delle competenze.

Per CNOS-FAP Lombardia, significa rafforzare ulteriormente il proprio impegno accanto alle imprese e ai lavoratori lombardi, offrendo percorsi formativi personalizzati, certificati e di valore, capaci di rispondere ai cambiamenti del mercato e di valorizzare il capitale umano.

Investire nella formazione oggi vuol dire costruire il futuro delle aziende e del territorio.

Contatti

👉 Vuoi conoscere al meglio le regole della nuova Qualificazione Fondimpresa 2025 e le opportunità di formazione finanziata e scoprire come CNOS-FAP Lombardia può accompagnare la tua azienda nei nuovi percorsi Fondimpresa?

Per informazioni o contatti potete scrivere via email a:
📧 Lucia Prestinil.prestini@cnos-fap.it
📧 Evelin Battistele.battistel@cnos-fap.it

oppure compilare il form di contatto disponibile nella pagina dedicata alla Formazione Continua.

 

Erasmus VET+: esperienza di Job Shadowing in Svezia

Scopri come Erasmus + VET ha permesso a Silvia Bertolini di CNOS Arese

Dal 22 al 26 settembre 2025, la nostra docente Silvia Bertolini, formatrice del Centro di Formazione Professionale CNOS-FAP di Arese, ha partecipato a un’esperienza di job shadowing in Svezia, presso Kunskapsförbundet Väst nelle città di Vänersborg e Trollhättan.
L’iniziativa si inserisce nel progetto Erasmus+ 2024-1-IT01-KA121-VET-000221022, promosso da CNOS-FAP Regione Lombardia nell’ambito dell’accreditamento VET Erasmus+.

Un’immersione nella scuola svedese

Durante la settimana, Silvia ha avuto la possibilità di osservare da vicino le attività didattiche e laboratoriali dei colleghi svedesi. Entrando in contatto con una realtà educativa che unisce innovazione, autonomia e inclusione.
>Le giornate si sono svolte tra lezioni pratiche nei laboratori tecnici, momenti di osservazione in aula e scambi di buone pratiche con i docenti locali e con altri partecipanti italiani.

Il progetto di job shadowing è un’esperienza immersiva in un contesto scolastico estero. In Svezia, insieme a colleghi italiani, abbiamo avuto l’opportunità di vivere momenti di didattica in classe e in laboratorio, confrontandoci con una realtà nuova, diversa ed arricchente. Vivere questa esperienza serve proprio ad osservare la scuola da un nuovo punto di vista, portando allo stesso tempo la propria, costruendo confronti e cercando infine di ampliare le proprie modalità di lavoro.– Silvia Bertolini, docente CNOS-FAP Arese

Scopri come Erasmus + VET ha permesso a Silvia Bertolini di CNOS Arese

Erasmus+ e formazione continua dei docenti

Il programma Erasmus+ VET rappresenta per CNOS-FAP Lombardia una leva strategica per la formazione continua del personale educativo e tecnico, favorendo il confronto internazionale e l’adozione di metodologie didattiche innovative.
Attraverso iniziative come il job shadowing, i formatori hanno l’opportunità di:

  • osservare nuovi modelli organizzativi della formazione professionale in Europa;
  • sperimentare approcci pedagogici basati sulla centralità dello studente e sull’apprendimento esperienziale;
  • acquisire competenze interculturali e linguistiche spendibili nei contesti formativi italiani.

L’impegno di CNOS-FAP Lombardia nei progetti europei

L’esperienza di Silvia Bertolini testimonia la partecipazione attiva di CNOS-FAP Regione Lombardia nel programma Erasmus+ 2021-2027, con un accreditamento che coinvolge i centri di formazione della rete lombarda e promuove:

  • la mobilità transnazionale di studenti e docenti,
  • la collaborazione con istituzioni educative e imprese europee,
  • lo sviluppo di competenze chiave per il lavoro e la cittadinanza.

Ogni attività di mobilità, come quella realizzata a Vänersborg, contribuisce a rafforzare il dialogo tra formazione e mondo del lavoro, in linea con la missione salesiana di educare attraverso il fare e di promuovere una formazione integrale della persona.

Scopri come Erasmus + VET ha permesso a Silvia Bertolini di CNOS Arese

In sintesi

Il job shadowing in Svezia si è rivelato un momento di crescita personale e professionale. Una attività integrata e capace di ampliare gli orizzonti educativi e di rafforzare la rete internazionale di CNOS-FAP Lombardia.
>Esperienze come questa consolidano il ruolo della formazione professionale lombarda nel panorama europeo, alimentando lo scambio di idee e la costruzione di una scuola sempre più aperta e innovativa.

 

Erasmus CNOS-FAP Lombardia: esperienze formative all’estero nel 2023/2024

Erasmus CNOS-FAP Lombardia: opportunità per studenti e formatori attraverso progetti Erasmus+ KA1 e KA2 nel 2023/2024.

Un anno europeo per la formazione professionale salesiana

Nel corso dell’anno formativo 2023/2024, CNOS-FAP Regione Lombardia ha rafforzato il proprio impegno a livello europeo grazie a una serie di progetti e iniziative che hanno coinvolto studenti, formatori e partner internazionali. In particolare, l’azione si è concentrata su:

  • Progetti Erasmus+ KA1, dedicati alla mobilità transnazionale di studenti e staff;
  • Progetti Erasmus+ KA2, focalizzati sull’innovazione delle metodologie didattiche e la cooperazione internazionale.

Queste esperienze rappresentano un’opportunità concreta per elevare la qualità dell’offerta formativa, promuovendo al contempo l’inclusione, l’innovazione e la cittadinanza europea.

I progetti Erasmus+ KA1: la mobilità come strumento di crescita

Uno dei risultati più significativi del 2023/2024 è stata la prosecuzione delle attività del Consorzio VET Erasmus+, di cui CNOS-FAP Lombardia è capofila. Il progetto ha preso il via nel 2022 con un punteggio massimo di 100/100 da parte dell’Agenzia Nazionale INAPP.

I partner del Consorzio

Il consorzio è costituito da una rete estesa e coesa di enti di formazione, scuole superiori e fondazioni che operano nel territorio lombardo. Ecco l’elenco completo dei partner:

  • IAL Lombardia
  • GALDUS Milano
  • CFP A. Moro Valmadrera – Fondazione Parmigiani
  • AFP Patronato San Vincenzo Bergamo
  • Fantoni Scuola d’Arte Bergamo
  • ABF Bergamo
  • EFP Sacra Famiglia – Comonte di Seriate
  • ISS Ferrari Monza
  • Istituto Don Bosco Brescia
  • Istituto Salesiano Treviglio
  • ITS Angelo Rizzoli Milano
  • ITS Tech Talent Factory Milano
  • ITS Lombardia Meccatronica – Sesto San Giovanni
  • Fondazione Daimon – Saronno

Numeri e mete della mobilità

Nel 2023/2024 il Consorzio VET ha permesso a:

  • 7 studenti CNOS-FAP di partecipare a esperienze formative all’estero
  • 36 studenti di altri enti del consorzio di vivere un periodo di mobilità europea

Le destinazioni delle mobilità sono state principalmente paesi europei come Spagna, Francia, Germania e Finlandia.

Il progetto KA2 IMECH+: innovazione nella didattica meccanica e inclusiva

Tra le attività europee di maggiore rilievo si colloca il progetto IMECH+ – Innovating MECHanics and mechatronics teaching methodologies for an inclusive VET, che si è concluso ufficialmente ad agosto 2024.

Obiettivi del progetto

Il progetto, coordinato da CNOS-FAP Regione Lombardia, ha visto la partecipazione di sei partner internazionali:

  • Italia – CNOS-FAP Lombardia, Uniser Soc. Coop. Onlus
  • Finlandia – Axxell Utbildning Ab
  • Francia – Campus des Métiers et des Qualifications Microtechniques et Systèmes Intelligents
  • Spagna – Colegio Salesianos Loyola
  • Cile – Fundación Instituto Profesional Duoc UC
  • Germania – Georg-Schlesinger-Schule

Gli obiettivi principali sono stati:

  • Aggiornare i curricoli formativi per rispondere alle esigenze dell’Industria 4.0
  • Adottare metodologie inclusive, per supportare studenti con bisogni educativi speciali e provenienti da contesti multiculturali
  • Favorire l’internazionalizzazione della didattica nei centri di formazione

Risultati del progetto

IMECH+ ha prodotto tre risultati principali:

  1. Raccolta online di buone pratiche
    Una selezione di metodologie innovative condivise dai partner su tre tematiche chiave: Industria 4.0, inclusione e internazionalizzazione.
  2. Percorso formativo per docenti
    Una metodologia didattica basata sul learning by doing, testata in vari contesti educativi e finalizzata a rafforzare le competenze dei formatori.
  3. Corso E-Learning sull’internazionalizzazione
    Un percorso digitale progettato per fornire strumenti concreti ai professionisti dell’istruzione, per pianificare e gestire progetti transnazionali.

🔗 Visita il sito ufficiale del progetto IMECH+

Il valore dell’internazionalizzazione nella formazione professionale

L’internazionalizzazione non è solo uno strumento operativo, ma una visione strategica per il futuro della formazione professionale.

Benefici per studenti e formatori

  • Sviluppo di competenze trasversali: adattabilità, spirito d’iniziativa, problem solving
  • Potenziamento della motivazione e dell’autostima
  • Miglioramento delle competenze linguistiche
  • Confronto con ambienti lavorativi internazionali

Benefici per i centri di formazione

  • Arricchimento dell’offerta formativa curricolare ed extracurricolare
  • Aggiornamento costante delle metodologie
  • Sviluppo di reti europee di collaborazione
  • Maggiore attrattività per studenti e famiglie

Un consorzio in espansione: fare rete per contare in Europa

Il modello del Consorzio VET Erasmus+ rappresenta un esempio virtuoso di cooperazione interistituzionale. Grazie alla gestione centralizzata da parte di CNOS-FAP Lombardia, è stato possibile:

  • Semplificare la parte amministrativa e finanziaria
  • Offrire mobilità anche a enti più piccoli o con minore esperienza
  • Promuovere sinergie tra realtà educative diverse, ma complementari

Il consorzio si configura come una rete educativa lombarda per l’Europa, capace di moltiplicare opportunità e impatti.

Le sfide future: internazionalizzazione come orizzonte quotidiano

Guardando avanti, CNOS-FAP Lombardia ha già tracciato alcune linee guida per il futuro delle proprie attività europee:

  • Aumentare il numero delle mobilità a disposizione di studenti e formatori
  • Estendere la rete dei partner europei e internazionali
  • Integrare le buone pratiche Erasmus nei percorsi ordinari
  • Consolidare l’esperienza dei docenti attraverso attività di job-shadowing e formazione congiunta

Il principio guida è chiaro: internazionalizzazione non come evento, ma come metodo continuo di miglioramento educativo.

Educare è anche aprirsi al mondo

Il bilancio delle esperienze europee 2023/2024 conferma la capacità di CNOS-FAP Lombardia di essere protagonista a livello internazionale. L’impegno nei progetti Erasmus+, la qualità dei partenariati costruiti, la cura nella formazione di studenti e formatori sono la prova concreta di un’educazione che non ha confini, ma si nutre di scambio, confronto e innovazione.

In un mondo che cambia rapidamente, formare giovani cittadini europei competenti, inclusivi e consapevoli è una delle missioni più ambiziose e importanti della formazione professionale salesiana.

 

Formazione Professionale in Lombardia: il ruolo di CNOS-FAP

formazione professionale offerta da CNOS-FAP Lombardia, un'opportunità per qualifiche e diplomi di alta qualità

Un sistema articolato e in trasformazione – Sistema IeFP in Lombardia 

L’azione di CNOS-FAP Regione Lombardia si colloca in un contesto formativo dinamico e complesso, come descritto nel Bilancio Sociale 2023/2024. Il Sistema di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) lombardo è una delle articolazioni principali del secondo ciclo dell’istruzione, parallelo alla scuola secondaria superiore. La rete CNOS-FAP opera con un’offerta strutturata in percorsi triennali e quadriennali che conducono a qualifiche e diplomi professionali, rispondendo in maniera puntuale ai bisogni dei giovani e delle imprese del territorio.

Il sistema di formazione professionale regionale si caratterizza per:

In Lombardia, dove è forte la presenza di piccole e medie imprese e di distretti produttivi specializzati, CNOS-FAP svolge un ruolo decisivo nel formare figure tecniche e professionali in grado di inserirsi nei contesti lavorativi con competenze e qualifiche aggiornate e flessibili.

Negli ultimi anni, la Regione ha investito nella filiera professionalizzante, promuovendo percorsi in apprendistato (ai sensi dell’art. 43 del D.Lgs. 81/2015) e incentivando l’avvio di sperimentazioni secondo il modello “4+2” (IeFP + ITS/IFTS), avviate anche da CNOS-FAP Regione Lombardia a partire da settembre 2024.

L’obiettivo condiviso è offrire una formazione integrata, capace di evolvere con le trasformazioni del mercato del lavoro e della società.

Sfide demografiche e mismatch – La formazione professionale in Lombardia

Il contesto demografico e socioeconomico lombardo pone sfide cruciali. Secondo quanto riportato nel Bilancio Sociale 2023/2024, la Regione si confronta con un significativo calo demografico che riduce progressivamente il numero di giovani in età lavorativa. Parallelamente, le imprese faticano a reperire profili qualificati per sostenere i processi di innovazione, digitalizzazione e transizione ecologica.

CNOS-FAP Regione Lombardia si configura come uno degli attori formativi capaci di intercettare queste criticità, costruendo percorsi che rispondono alle reali esigenze dei settori produttivi. La progettazione formativa viene continuamente adattata grazie a un dialogo costante con le imprese, le associazioni di categoria, le istituzioni e gli enti del territorio. In questo modo, la formazione professionale contribuisce a costruire un sistema più resiliente, pronto a generare valore e occupazione.

Le azioni messe in campo da CNOS-FAP Regione Lombardia includono:

  • l’attivazione di percorsi per giovani NEET in uscita dai percorsi scolastici tradizionali;
  • la formazione continua per lavoratori in transizione o in cerca di riqualificazione;
  • l’inserimento di moduli formativi focalizzati su competenze digitali, green e trasversali.

Il Bilancio Sociale conferma l’efficacia di un modello basato su prossimità territoriale, innovazione didattica e attenzione costante al fabbisogno di competenze.

Azioni mirate per una formazione efficace

  • Organizzazione di laboratori con tecnologie aggiornate nei centri formativi
  • Realizzazione di stage curriculari con aziende locali e distretti produttivi
  • Collaborazioni continuative con associazioni datoriali e sindacali
  • Costruzione di piani formativi personalizzati condivisi con le imprese
  • Partecipazione a reti europee ed Erasmus+ per mobilità e innovazione

I pilastri della strategia formativa – Elementi distintivi del modello CNOS-FAP

Il modello educativo salesiano, cuore della proposta CNOS-FAP, si fonda su un’idea di formazione che unisce sapere, saper fare e saper essere. La formazione professionale non è solo un percorso tecnico, ma un progetto educativo completo, volto allo sviluppo integrale della persona. Questo approccio è particolarmente efficace nei confronti di giovani con percorsi scolastici fragili o discontinui, per i quali CNOS-FAP diventa spesso un riferimento educativo stabile per il raggiungimento di qualifiche professionali spendibili sul mercato del lavoro.

Tra i tratti distintivi:

  • la centralità della relazione educativa;
  • un accompagnamento individuale costante;
  • ambienti formativi sicuri, inclusivi e motivanti;
  • il collegamento diretto con le imprese del territorio attraverso training center, academy e visite in azienda.

Il valore aggiunto risiede nell’umanizzazione del percorso formativo, nella cura della crescita umana e nella costruzione di un’identità professionale solida.

CNOS-FAP Regione Lombardia partecipa attivamente ai processi di innovazione regionale, promuovendo azioni orientate alla personalizzazione della didattica e all’inclusione educativa, anche attraverso la sperimentazione di metodologie digitali e blended.

Strategie di collegamento con il tessuto economico

  • Progetti di filiera e alternanza scuola-lavoro con le imprese del territorio
  • Attivazione di percorsi in apprendistato professionalizzante
  • Monitoraggio dei fabbisogni professionali emergenti attraverso reti territoriali
  • Promozione di iniziative congiunte con i centri per l’impiego e le agenzie per il lavoro
  • Sviluppo di moduli formativi condivisi per figure richieste dal mercato

Inclusione, cittadinanza e orientamento – Valore sociale della Formazione Professionale in Lombardia

Il Bilancio Sociale 2023/2024 evidenzia come il sistema IeFP contribuisca in modo sostanziale alla coesione sociale, favorendo l’inclusione attiva di giovani provenienti da contesti vulnerabili. La capacità di intercettare fragilità educative, motivare alla formazione e accompagnare nei percorsi professionali è un tratto distintivo delle istituzioni formative accreditate come CNOS-FAP.

Nel dettaglio:

  • la presenza di studenti con disabilità nella formazione professionale è tripla rispetto alla scuola secondaria superiore;
  • si registra una forte integrazione di studenti stranieri, anche di seconda generazione;
  • il tasso di successo formativo è superiore alla media, grazie a una didattica flessibile e orientata alla persona.

L’IeFP rappresenta uno strumento di cittadinanza attiva, capace di riconoscere i talenti e rimuovere le barriere.

La strategia di CNOS-FAP punta anche all’orientamento precoce, intervenendo già nella scuola secondaria di primo grado con attività di informazione, laboratori esperienziali e supporto alla scelta formativa.

Percorsi inclusivi e personalizzati

  • Tutoraggio educativo e supporto psicologico durante tutto il percorso
  • Interventi di mediazione interculturale e didattica facilitata
  • Adattamento dei moduli per studenti con BES e disabilità
  • Coinvolgimento attivo delle famiglie nei piani educativi individualizzati
  • Promozione dell’autonomia e della partecipazione attraverso progetti sociali

Prospettive strategiche e innovazione – Verso un sistema formativo integrato

Il futuro della formazione professionale in Lombardia, come delineato nel Bilancio Sociale 2023/2024, è orientato all’ampliamento della filiera tecnica e professionale, con una visione integrata che parte dalla qualifica triennale e arriva fino alla formazione terziaria. I percorsi “4+2” avviati da CNOS-FAP rappresentano un’opportunità concreta per rafforzare la coerenza dei curricoli e facilitare la transizione verso l’occupazione.

A ciò si affianca un impegno crescente verso:

  • la riqualificazione professionale degli adulti;
  • l’attivazione di politiche attive del lavoro in collaborazione con le istituzioni;
  • l’integrazione tra formazione, orientamento e accompagnamento al lavoro.

La partecipazione al programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori), finanziato da Regione Lombardia consente a CNOS-FAP di agire anche nel campo della formazione continua, ampliando l’utenza e valorizzando competenze maturate in contesti informali o lavorativi.

Innovazione digitale e metodologie avanzate

  • Implementazione di laboratori digitali e ambienti immersivi
  • Utilizzo della didattica aumentata e dell’apprendimento per progetti
  • Sviluppo delle competenze chiave europee e delle soft skills
  • Valutazione formativa attraverso strumenti digitali
  • Formazione continua dei docenti su tecnologie, inclusione e innovazione

La qualità della formazione passa da una visione sistemica che valorizza ogni soggetto coinvolto: giovani, famiglie, imprese e comunità.

Giraffe o sciacalli? Quando la formazione diventa scelta di consapevolezza

La formazione continua è fondamentale per sviluppare empatia e relazioni positive nella vita professionale. Scopri cosa offre CNOS Lombardia.

In un mondo che corre veloce, dove la tecnologia trasforma ruoli e linguaggi, ci sono domande semplici che arrivano dritte al cuore del nostro modo di essere. Una di queste ha risuonato nella recente settimana di formazione organizzata da CNOS-FAP Nazionale a Mestre, alla quale ha partecipato anche Lucia Prestini, rappresentante del team della Formazione Continua di CNOS-FAP Regione Lombardia“Ti senti più giraffa o sciacallo?”

Una metafora ispirata alla comunicazione non violenta di Marshall Rosenberg, che distingue tra due stili opposti di relazionarsi: lo sciacallo, simbolo del giudizio e della reattività, e la giraffa, con il cuore grande e il collo lungo, capace di vedere da lontano e ascoltare in profondità. Una domanda che ha accompagnato i partecipanti lungo tutta la settimana, stimolandoli a riflettere su linguaggio, empatia e benessere personale e professionale.

Formazione e AI generativa: un binomio possibile

Il percorso si è aperto con una sessione dedicata all’intelligenza artificiale generativa, guidata da Marco Ferrarato e Luca Simonato. Due giovani formatori che hanno saputo coniugare visione e concretezza, proponendo strumenti applicabili sin da subito nei contesti educativi e organizzativi.

In un mondo in cui l’AI può generare testi, immagini, soluzioni, si è discusso non solo di efficienza, ma anche di responsabilità, etica e consapevolezza. Come educatori, come professionisti, ma anche semplicemente come cittadini. Quale uso fare dell’intelligenza artificiale? Come farla dialogare con le competenze relazionali e comunicative? Come educare i ragazzi a una tecnologia “umana”, che supporta ma non sostituisce?

Domande che trovano spazio e risposte all’interno delle proposte della Formazione Continua CNOS-FAP Lombardia, pensate per accompagnare lavoratori e aziende in un aggiornamento professionale costante, al passo con le trasformazioni del mondo del lavoro.

Benessere e comunicazione: oltre il “fare”, l’essere

La seconda parte della settimana ha messo al centro il benessere psico-fisico e relazionale. Un’area spesso trascurata nel mondo della formazione, eppure oggi fondamentale per chi lavora con e per le persone. Grazie all’accompagnamento esperto di Mauro De Martini e Consuelo Vignarelli, i partecipanti hanno esplorato tecniche di respirazione, consapevolezza corporea, linguaggi non verbali.

Non si è trattato solo di “stare bene” in senso generico, ma di abitare pienamente il proprio corpo e le proprie emozioni, imparando a riconoscerle, accoglierle e trasformarle. Un benessere che parte dall’individuo ma si riflette sulla qualità delle relazioni, sui team di lavoro, sull’efficacia comunicativa.

Anche in questo caso, la metafora giraffa-sciacallo ha accompagnato il percorso: come ascoltiamo? Come ci poniamo quando ci relazioniamo con gli altri, in aula, in laboratorio, in azienda? La risposta non è mai definitiva, ma si costruisce nel tempo, con strumenti, confronto e crescita.

Le serate veneziane: la formazione che lascia il segno

La settimana formativa a Mestre si è chiusa con momenti informali ma carichi di significato. Le serate trascorse a Venezia, tra calli silenziose e storie misteriose, hanno rappresentato molto più di una semplice parentesi di svago. Sono state occasioni di meraviglia e connessione, momenti per ritrovare lo stupore, la lentezza, il valore del silenzio condiviso.

L’esperienza culminante è stata la visita a San Marco, illuminata solo per il gruppo: un momento sospeso, quasi sacro, che ha reso ancora più chiaro il messaggio della settimana.

In ogni gesto, in ogni parola, possiamo scegliere: giraffe o sciacalli? Empatia o giudizio? Ascolto o reazione?

La formazione continua è fondamentale per sviluppare empatia e relazioni positive nella vita professionale. Scopri cosa offre CNOS Lombardia.

Formare con lo sguardo lungo

L’esperienza di Lucia Prestini, ci offre lo spunto per riflettere su un principio chiave della mission di CNOS-FAP Regione Lombardia: la formazione non è solo trasmissione di competenze, ma costruzione di senso.

Oggi più che mai, formare significa integrare competenze tecniche e soft skills, valorizzare il capitale umano, costruire contesti educativi e lavorativi dove le persone possano sentirsi viste, ascoltate, accompagnate. Il cuore dei percorsi promossi da CNOS-FAP — dalla formazione professionale iniziale all’apprendistato, dai corsi per adulti alle iniziative finanziate — è proprio questo: una formazione centrata sulla persona.

Perché investire nella formazione continua oggi

L’esperienza raccontata da Mestre dimostra come la formazione continua non sia solo un obbligo normativo o un aggiornamento tecnico, ma una scelta strategica di crescita per individui e organizzazioni. Investire nella formazione significa investire nella qualità delle relazioni interne, nella cultura aziendale, nella motivazione e nella produttività.

Il catalogo di Formazione Continua CNOS-FAP Lombardia offre un’ampia gamma di corsi e opportunità: dai percorsi personalizzati per le imprese ai corsi rivolti a persone in cerca di riqualificazione o aggiornamento. Il tutto con l’approccio salesiano che caratterizza il nostro stile educativo: accompagnamento, fiducia, responsabilità, crescita integrale.

L’invito lanciato a Mestre non è solo simbolico. In un’epoca di trasformazioni rapide, la vera rivoluzione passa dalla capacità di fermarsi, ascoltare, guardare con occhi nuovi. Essere giraffe, in un mondo di sciacalli, è forse una delle sfide più alte — ma anche più necessarie — della nostra epoca.

CNOS-FAP Lombardia raccoglie questa sfida ogni giorno, con una formazione che mette al centro persone, relazioni e consapevolezza.

CNOS-FAP Regione Lombardia: pubblicato online il Bilancio Sociale 2023-2024

Scopri il Bilancio Sociale CNOS-FAP Lombardia 2023-2024. I risultati ed i numeri della formazione professionale salesiana.

Numeri, visione educativa e innovazione: CNOS-FAP Regione Lombardia presenta online il suo quinto Bilancio Sociale

È online il nuovo Bilancio Sociale 2023-2024 di CNOS-FAP Regione Lombardia, un documento che racconta in modo trasparente e approfondito l’impatto delle attività formative ed educative dell’ente, mettendo al centro i giovani, la qualità della formazione professionale  e l’innovazione continua.

A firmare l’introduzione al bilancio sociale è don Roberto Dal Molin, Presidente della Fondazione, che apre con un messaggio chiaro: “la formazione salesiana è un motore di crescita per i ragazzi e per i territori, nel solco della tradizione educativa di Don Bosco, ma con lo sguardo rivolto al futuro“.

Un anno al servizio dei giovani e del territorio

Il Bilancio Sociale 2023-2024 evidenzia risultati di grande rilievo, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Tra i dati fondamentali dell’anno formativo appena concluso:

  • 177 dipendenti, 104 collaboratori con altri contratti e 7 volontari hanno reso possibile l’insieme delle attività;
  • 100 classi attivate per un totale di 1.896 studenti nei percorsi di Istruzione e Formazione Professionale (DDIF), di cui il 53,4% con bisogni educativi speciali (BES);
  • Tra gli 818 studenti che hanno concluso il 3° o 4° anno, il 91,3% è oggi occupato o prosegue gli studi;
  • 207 studenti hanno completato percorsi di Formazione Superiore, 90 il Quinto anno integrativo, e 79 sono stati coinvolti in esperienze Erasmus+ all’estero;
  • In ambito di formazione e supporto agli adulti in difficoltà occupazionale, 467 persone sono state prese in carico dai Servizi al Lavoro, con 281 inserimenti attivati tra percorsi lavorativi, tirocini e corsi;
  • 16 corsi di formazione hanno coinvolto 150 partecipanti in percorsi di riqualificazione;
  • La formazione continua ha visto la realizzazione di 189 progetti con 1.653 partecipanti e il coinvolgimento attivo di 77 aziende;
  • A livello economico, CNOS-FAP Lombardia ha registrato 12.869.878 euro di ricavi, con l’86,72% derivante dalla formazione DDIF, e un utile di esercizio di 68.636 euro.

Formazione professionale: una risposta concreta alle sfide del presente

Nel messaggio introduttivo, don Roberto Dal Molin sottolinea come la formazione professionale salesiana si confermi uno strumento efficace per prevenire la dispersione scolastica, promuovere l’inclusione sociale e sviluppare competenze professionali e trasversali.

Tra gli elementi di maggiore rilievo nel bilancio si evidenziano:

  • L’attenzione all’innovazione metodologica e didattica, anche attraverso sperimentazioni sull’uso dell’intelligenza artificiale nei percorsi personalizzati.
  • Lo sviluppo del modello duale, con un forte radicamento territoriale e la realizzazione di percorsi in apprendistato art. 43.
  • La riforma del sistema “4+2”, avviata in via sperimentale a partire dall’anno formativo 2024-2025, per creare una filiera completa fino all’istruzione tecnica superiore.
  • L’inclusività come valore fondante, con un’attenzione speciale agli studenti con bisogni educativi speciali e ai giovani provenienti da contesti migratori (il 13% degli iscritti).

Numeri e persone: un bilancio che racconta una comunità

Il documento non è solo una raccolta di dati, ma un racconto corale di persone, esperienze e valori. In particolare, si dà risalto:

  • all’investimento nei laboratori e negli ambienti di apprendimento,
  • alla crescita delle azioni di supporto psicologico (con oltre 100 studenti che hanno utilizzato gli sportelli, il doppio rispetto a due anni fa),
  • alla collaborazione con le imprese e le Fondazioni ITS, che consente di proporre percorsi professionalizzanti in linea con le esigenze del mercato.

Una visione educativa ispirata a Don Bosco

Il cuore del bilancio è la visione educativa che muove l’intero sistema CNOS-FAP: accompagnare ogni giovane nel proprio percorso umano e professionale, con attenzione alla persona, ai suoi talenti e ai suoi bisogni. La centralità della relazione educativa, l’ambiente accogliente, la cura delle eccellenze e la valorizzazione delle fragilità rendono questa esperienza unica nel panorama formativo lombardo.

Trasparenza, impegno e progettualità

Redatto secondo le linee guida del Ministero del Lavoro per gli enti del Terzo Settore, il Bilancio Sociale 2023-2024 offre un quadro chiaro del lavoro svolto e delle prospettive future. È stato approvato dal Consiglio Direttivo il 24 giugno 2025 e pubblicato sul sito ufficiale dell’ente.

Il bilancio è disponibile integralmente quiBilancio Sociale 2023-2024 – CNOS-FAP Lombardia

In conclusione

Il Bilancio Sociale rappresenta uno strumento di responsabilità, condivisione e visione strategica, utile non solo agli addetti ai lavori ma anche alle famiglie, ai partner, alle imprese e ai giovani stessi, che possono trovare nei centri di formazione professionale CNOS-FAP un alleato prezioso per progettare il proprio futuro.

Enrico Riva e il ritorno a scuola: quando la formazione professionale diventa resilienza

Enrico Riva e il ritorno a scuola: quando la formazione professionale diventa resilienza

Un nuovo capitolo nella storia di un tecnico instancabile. Non è una rinascita, ma un atto di resilienza consapevole.

La storia di Enrico Riva, classe 1967, tecnico elettronico, manutentore, magazziniere, progettista, autista soccorritore, racconta il percorso di chi ha sempre lavorato, adattandosi al cambiamento, senza mai perdere il contatto con la propria identità professionale.

Nel 2024, però, accade qualcosa di diverso. Dopo anni di ricollocamenti riusciti, Enrico si trova per la prima volta fuori dal mondo del lavoro, senza prospettive immediate e senza la forza per affrontare nuovi colloqui. Non si tratta di una disfatta, ma di un momento di stanchezza profonda. Un punto di sospensione.

Poi, una scoperta: esiste un’opportunità formativa gratuita, pensata proprio per chi ha competenze, esperienza e voglia di rimettersi in gioco. Ed è proprio lì, a Sesto San Giovanni, dove tutto era cominciato.

Il ritorno al CNOS-FAP: memoria, significato e resilienza

Il corso GOL per Elettricista e Quadrista base, promosso dal CNOS-FAP di Sesto San Giovanni, non è stato solo un’occasione tecnica. Per Enrico è stato un ritorno simbolico: varcare di nuovo il cancello della scuola che lo aveva formato, dopo quasi quarant’anni, ha avuto un valore che va oltre l’aula e il laboratorio.

E lì, tra attrezzi e nuovi compagni di corso, Enrico incontra Massimiliano Boracchi: un ex compagno di classe, oggi suo docente. Un dettaglio che diventa metafora. Chi era stato al suo fianco da ragazzo, oggi gli insegna. Non per superiorità, ma per condivisione di un sapere che ha radici comuni. Una circolarità educativa che solo un ambiente come CNOS-FAP può generare.

Curriculum di una vita che non si è mai fermata

La storia lavorativa di Enrico è un archivio vivente delle trasformazioni industriali degli ultimi trent’anni.
Dall’ufficio tecnico di progettazione elettronica alle riparazioni su router e reti di telecomunicazione, dalla manutenzione di impianti di depurazione alla logistica e gestione magazzino, fino all’esperienza da autista soccorritore durante il Covid. Un mosaico di incarichi, aziende, competenze acquisite sul campo.

Ogni lavoro lasciato è stato sempre sostituito da un altro. Non per inseguire qualcosa, ma per restare dentro il mondo del lavoro, anche quando il contesto diventava incerto o ostile.

Eppure, in quell’agosto 2024, Enrico sente che qualcosa si è spezzato. Il mercato è cambiato. Il tempo corre. E lui rischia di restare indietro. È allora che, con il supporto di Francesco Sala e Sergio Slavazza, decide di tornare a formarsi. Non per cominciare da zero, ma per riaccendere il motore.

Enrico Riva e il ritorno a scuola: quando la formazione professionale diventa resilienza

La formazione come spazio di continuità

Il percorso di Enrico al CNOS-FAP di Sesto S.Giovanni non rappresenta una frattura con il passato, ma una prosecuzione coerente della sua identità professionale.
Un ambiente tecnico, concreto, rispettoso delle storie individuali. Un luogo dove la formazione professionale è anche cura della persona, ascolto, restituzione di dignità.

In quel laboratorio, Enrico ritrova il gesto tecnico, la concentrazione sul dettaglio, la soddisfazione del lavoro ben fatto. Ma soprattutto ritrova il senso di far parte di qualcosa. E questo, per chi ha sempre lavorato, è forse la cosa più importante.

Resilienza: il filo che tiene insieme tutto

Il termine “resilienza” viene spesso usato a sproposito. Nel caso di Enrico Riva, invece, è la parola giusta. Non ha mai smesso di lavorare, di imparare, di adattarsi. Anche nei momenti più duri, ha cercato una via d’uscita. E quando ha visto una possibilità, ha avuto il coraggio di tornare al punto di partenza, per riprendere il cammino con uno sguardo nuovo.

La sua non è una storia eccezionale. È una storia possibile, concreta, reale. Ma proprio per questo ha valore. Perché ci ricorda che la formazione professionale può essere un legame tra ciò che siamo stati e ciò che possiamo ancora diventare.

Una lezione per tutti

Enrico ha scelto di continuare, iscrivendosi anche a un corso in domotica. Lo fa con lucidità, non con entusiasmo ingenuo. Perché la resilienza non è euforia, è determinazione silenziosa.
E questa determinazione nasce da un’esperienza educativa che non dimentica mai che dietro ogni curriculum c’è una persona. Una persona che può, ancora oggi, imparare.

MechLab One to One Experience: quando la formazione meccatronica diventa esperienza viva

formazione professionale meccatronica

Un evento che ha unito studenti, imprese e istituzioni intorno a un nuovo modello educativo

Il 27 maggio 2025, presso l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio di Milano, si è tenuto l’evento MechLab – One to One Experience. Un’iniziativa che ha portato al centro della scena studenti, imprese e istituzioni, dimostrando che un nuovo modello di formazione professionale in ambito meccatronico è non solo possibile, ma già realtà.

L’evento ha rappresentato l’occasione ufficiale per il lancio della Rete Mechatronics Lab, un progetto triennale orientato a rafforzare il legame tra scuola e impresa, attraverso percorsi di co-progettazione formativa e realizzazione di progetti personalizzati nel campo della formazione professionale meccatronica.

Protagonisti: i giovani e le loro idee

Cuore pulsante di MechLab sono stati gli studenti delle classi quarte, coinvolti nella creazione di 15 progetti sviluppati in collaborazione con 15 aziende del settore meccatronico. Un’esperienza di didattica esperienziale, dove i ragazzi sono stati chiamati a ideare, progettare e realizzare soluzioni concrete, lavorando fianco a fianco con imprenditori, tecnici e formatori.

Come ha ricordato Angela Castelli, Direttrice del nostro Centro di Formazione Professionale CNOS FAP di Milano, «non si tratta solo di portare l’impresa in classe, ma di portare gli studenti dentro i processi dell’impresa». Ed è proprio in questa prospettiva che l’alleanza tra scuola e mondo del lavoro si traduce in percorsi formativi ad alto valore aggiunto.

Un nuovo paradigma educativo

Durante il convegno finale, figure di primo piano come il cavalier Gianluigi Viscardi, Presidente del Cluster Tecnologico Nazionale Fabbrica Intelligente, e Guido Guidesi, Assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, hanno sottolineato l’importanza di un approccio formativo che sappia coinvolgere attivamente i giovani, rendendoli protagonisti del proprio apprendimento, non semplici destinatari passivi.

Il modello MechLab si distingue per l’utilizzo di metodologie concrete, fondate sulla partecipazione attiva, sulla personalizzazione dei percorsi e sull’integrazione tra scuola e tessuto produttivo. È un cambio di paradigma che guarda alla scuola come a un motore di innovazione sociale e industriale.

Esperienza, confronto e visione

La giornata del 27 maggio si è sviluppata in diverse fasi:

  • accoglienza e visita all’expo dei progetti MechLab;

  • confronto con le aziende partner nei tavoli di lavoro e negli stand;

  • inaugurazione di un nuovo laboratorio per impianti civili;

  • premiazione degli studenti coinvolti;

  • tavola rotonda istituzionale moderata da Ernesto Imperio, con la partecipazione, oltre a Viscardi e Guidesi, anche di Luciana Volta, Dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, e Don Alessandro Ticozzi, Direttore dell’Istituto Salesiano.

Ticozzi ha voluto rimarcare come «MechLab sia una straordinaria opportunità per accompagnare i giovani nella scoperta del proprio talento, unendo formazione e occupabilità in un contesto educativo profondamente salesiano».

Oltre lo stage: la formazione si costruisce insieme

MechLab non è un semplice progetto, ma un percorso formativo completo che supera la logica del solo tirocinio, introducendo gli studenti nelle fasi di ideazione e sviluppo del prodotto. Un’esperienza trasformativa che li responsabilizza e li rende agenti del cambiamento.

Il successo di questa iniziativa segue il solco già tracciato da altri eventi promossi da CNOS FAP Regione Lombardia, come il Mechatronics Day e il Grafica Day, confermando la volontà dell’ente di proporre modelli educativi concreti, coinvolgenti e orientati all’innovazione.

CNOS FAP Regione Lombardia: una rete per la formazione professionale meccatronica che guarda lontano

Con MechLab, CNOS FAP Regione Lombardia rafforza la propria missione: costruire percorsi formativi personalizzati, in grado di rispondere con efficacia alle esigenze del territorio e alle sfide dell’industria 4.0.

La rete Mechatronics Lab non è solo un progetto: è un metodo, una visione, una comunità educativa dove la sinergia tra formatori, imprese, istituzioni e studenti genera valore condiviso.

La filiera professionalizzante in Italia: intervista a Franco Pozzi, Direttore Generale CNOS-FAP Lombardia

La filiera professionalizzante in Italia: intervista a Franco Pozzi, Direttore Generale CNOS-FAP Lombardia

Un dialogo strategico nell’ambito dell’Osservatorio Digitale CNOS-FAP e PTS CLAS

Nel quadro delle attività promosse dall’Osservatorio Digitale – progetto condiviso tra CNOS-FAP Nazionale e PTSClas per monitorare le politiche formative e del lavoro in Italia – è stata realizzata un’intervista approfondita a Franco Pozzi, Direttore Generale di CNOS-FAP Regione Lombardia. Con oltre 35 anni di esperienza nel settore, Pozzi ci guida in un viaggio articolato all’interno della filiera professionalizzante italiana, soffermandosi su elementi distintivi, buone pratiche e prospettive future del sistema lombardo.

La filiera professionalizzante: un percorso continuo dal III al V livello EQF

Secondo Pozzi, è essenziale considerare la filiera professionalizzante come un percorso unitario articolato in quattro fasi principali:

  1. Qualifica professionale triennale (3° livello EQF): forma l’operatore, figura professionale in grado di inserirsi in contesti operativi.
  2. Diploma professionale (4° livello EQF): consente di conseguire il titolo di “tecnico” e acquisire competenze più approfondite.
  3. Percorsi IFTS annuali: corsi di istruzione e formazione tecnica superiore, che rilasciano un attestato di specializzazione tecnica post-diploma.
  4. Percorsi ITS biennali (5° livello EQF): mirano a formare figure professionali capaci di gestire anche aspetti progettuali e organizzativi.

L’attuale riforma 4+2 mira a creare un accesso diretto ai percorsi ITS dopo il diploma professionale, rafforzando l’integrazione tra i livelli formativi.

L’approccio dei CFP: flessibilità, laboratori e apprendimento esperienziale

I Centri di Formazione Professionale (CFP) rappresentano un unicum nel panorama dell’istruzione post-obbligo. Franco Pozzi nell’intervista ne evidenzia l’approccio distintivo, fondato su:

  1. Standard minimi nazionali definiti in Conferenza Stato-Regioni;
  2. Maggiore flessibilità organizzativa, rispetto alla scuola secondaria, nella declinazione dei contenuti;
  3. Apprendimento esperienziale: il sapere nasce dal “fare”, con l’attività pratica come premessa per la teoria;
  4. Relazione costante con il territorio e con le aziende ospitanti, che partecipano a stage, tirocini, seminari, accademie aziendali.

Inoltre, i CFP permettono una personalizzazione del percorso in base ai bisogni del gruppo classe e del singolo allievo, soprattutto attraverso l’uso intensivo dei laboratori e l’interazione diretta con il mondo del lavoro.

Il sistema duale lombardo: integrazione tra formazione interna ed esterna

Il sistema duale, nella sua configurazione lombarda, rappresenta secondo Pozzi una best practice nazionale, se non europea.

I tratti caratterizzanti:

  1. Almeno il 30% delle 990 ore annue da svolgersi in alternanza formativa in azienda;
  2. Apprendistato di primo livello (art. 43): contratto che prevede la combinazione di formazione esterna (300-450 ore), formazione interna (training on the job e/o aula in Academy aziendale) e lavoro effettivo;
  3. Forte collaborazione tra CFP, famiglia, azienda e studente, per garantire una progettazione condivisa del percorso;
  4. Attivazione di gruppi-classe omogenei di apprendisti, per mantenere anche il valore educativo e relazionale del gruppo.

Il sistema duale non si limita all’alternanza, ma è un modello integrato di formazione e lavoro, in grado di anticipare le esigenze aziendali e promuovere un accompagnamento personalizzato.

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Il tutor come figura educativa e strategica

Un altro pilastro del modello descritto da Pozzi è il tutor formativo, il cui ruolo ha assunto negli anni una valenza sempre più strategica.

Il tutor:

  1. Conosce gli allievi individualmente e ne segue lo sviluppo personale e professionale;
  2. Visita le aziende, dialoga con i tutor aziendali e costruisce una “fiducia educativa” reciproca;
  3. Favorisce il raccordo tra scuola e lavoro, promuovendo la personalizzazione dei percorsi, soprattutto nei casi di fragilità;
  4. Può provenire sia dall’area tecnica sia da quella trasversale, a seconda del profilo e del contesto lavorativo coinvolto.

IFTS e ITS: percorsi diversi per esigenze e obiettivi differenti

Pozzi distingue chiaramente i due percorsi post-diploma:
  1. Gli IFTS sono percorsi brevi (anche 6-7 mesi in apprendistato), molto orientati all’inserimento lavorativo rapido, ideali per chi vuole specializzarsi tecnicamente o riorientarsi.
  2. Gli ITS, invece, offrono una formazione biennale più approfondita, adatta a sviluppare competenze progettuali, gestionali e di coordinamento, con un’uscita al 5° livello EQF.

La corretta comunicazione con le aziende è cruciale: secondo Pozzi, molte imprese devono ancora familiarizzare con le potenzialità offerte da questi titoli, spesso sottovalutati rispetto ai diplomi quinquennali o alle lauree.

I benefici per le aziende: investimento formativo e fidelizzazione

Le aziende che scelgono di aderire a percorsi in apprendistato o in alternanza ottengono vantaggi concreti:

  1. Riduzione dei costi contrattuali: le ore di formazione esterna possono non essere retribuite; quelle interne lo sono solo al 10%;
  2. Risparmio nei processi di selezione, grazie alla formazione in ingresso;
  3. Opportunità di fidelizzare i giovani, formandoli secondo i propri standard;
  4. Possibilità di partecipare attivamente alla formazione delle risorse, valorizzandole anche dal punto di vista umano.

Pozzi sottolinea come sempre più aziende, in particolare nei percorsi IFTS, comprendano il valore strategico dell’apprendistato e adottino incentivi per rendere i percorsi più attrattivi.

Sfide attuali: aggiornamento continuo e nuovi settori professionali

Tra le principali sfide per il futuro della formazione professionale, Pozzi individua:

  1. La formazione continua del corpo docente, che deve aggiornarsi costantemente per rispondere a un mercato in rapida evoluzione;
  2. La sperimentazione permanente: ogni nuova misura (come il duale o la riforma 4+2) comporta l’adattamento del sistema;
  3. L’apertura a nuovi settori professionali (es. motoristica, refrigerazione, trasporti) sulla base dei fabbisogni territoriali;
  4. Il coinvolgimento diretto delle aziende nella progettazione dell’offerta formativa.

In conclusione, Franco Pozzi descrive un sistema in movimento, fondato sull’alleanza educativa tra formazione professionale e impresa. Un modello capace di rinnovarsi, di includere e di offrire a ogni giovane la propria strada per il successo personale e professionale.

→ Guarda l’intervista completa a Franco Pozzi sul canale YouTube di CNOS-FAP Regione Lombardia