
Un sistema da ripensare: un nuovo modello VET
Scopri come il nuovo modello VET può trasformare la formazione tecnico-professionale e creare opportunità per i giovani. L’Italia ha ancora molto da fare per valorizzare davvero la formazione tecnico-professionale. Oggi, l’11,5% dei giovani tra 18 e 24 anni abbandona prematuramente gli studi, contro una media europea del 9,6%. Ma il vero problema non è solo quantitativo: è culturale.
Da troppo tempo, la tendenza alla liceizzazione del sistema educativo ha relegato la formazione tecnico-professionale a un ruolo di secondo piano, invece di riconoscerla come pilastro strategico per la crescita economica e sociale del Paese. Eppure, proprio nei percorsi di IeFP – Istruzione e Formazione Professionale – si trova la chiave per colmare il divario tra scuola e lavoro, valorizzando i talenti dei giovani e rispondendo alle esigenze reali delle imprese.
Un mismatch che frena la crescita
Secondo il Rapporto CNEL-Unioncamere 2025, il 48% delle imprese italiane non trova personale qualificato, mentre nei prossimi cinque anni serviranno oltre 3,5 milioni di nuovi lavoratori, quasi la metà dei quali con competenze tecnico-professionali.
Le difficoltà maggiori si registrano proprio nei settori ad alta specializzazione:
- 59,7% nel comparto metalmeccanico ed elettronico;
- 49,5% nei servizi informatici e telecomunicazioni.
Di fronte a questo scenario, l’IeFP non è una scelta “di serie B”, ma una risorsa strategica per la competitività del Paese. Come sottolinea Giuliano Giacomazzi, Direttore Generale della Fondazione CNOS-FAP: “A vent’anni dall’istituzione del sistema IeFP è necessario fare un bilancio critico e guardare avanti con proposte operative. Il nostro Position Paper non è un documento celebrativo ma uno strumento di policy concreto per trasformare la IeFP in un pilastro strategico per l’occupazione giovanile”.
Un evento al Senato per costruire il futuro
Il 12 novembre 2025, dalle ore 9.30 alle 13.30, presso la Sala Atti Parlamentari della Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini” a Roma, si terrà il seminario “Verso un nuovo modello di VET: 20 anni di sistema di istruzione e formazione professionale”, promosso dal Senatore Matteo Gelmetti e organizzato da Fondazione CNOS-FAP ETS e PTS – Prior to Start.
L’incontro intende fare il punto su due decenni di esperienze, risultati e sfide, proponendo un nuovo modello di IeFP (Vocational Education and Training), capace di rispondere alle evoluzioni del mercato del lavoro e di rilanciare l’attrattività dei percorsi tecnico-professionali.
Durante il seminario sarà presentato un Position Paper con proposte operative, elaborato da CNOS-FAP e PTS, per migliorare la governance del sistema, rafforzare il legame tra formazione e impresa e sviluppare politiche di orientamento e accompagnamento mirate.
Tre leve strategiche per il futuro della IeFP
- Rendere strutturale l’apprendistato duale
Nel 2024, 31 dei 42 avvisi IeFP hanno previsto la modalità duale, per un totale di 896 milioni di euro investiti. Ma serve fare un passo in più: trasformare l’apprendistato in una componente permanente dell’offerta formativa, in modo da formare i giovani direttamente nei contesti produttivi reali. - Creare una governance tripartita condivisa
Come avviene nel modello tedesco, il coinvolgimento di Stato, imprese e sindacati nella definizione dei curricula garantirebbe percorsi formativi aderenti alle esigenze del territorio. La codecisione è il primo passo per superare la frammentazione e costruire standard di qualità nazionali. - Costruire una filiera verticale IeFP–IFTS–ITS Academy
La Legge 121/2024 ha introdotto percorsi IeFP quadriennali abilitanti all’Esame di Stato e all’accesso diretto agli ITS Academy. Una scala progressiva di competenze dal livello EQF 3-4 al 5-6 che consentirà ai giovani di crescere professionalmente e accedere più rapidamente al mondo del lavoro.
Le risorse europee e il ruolo della formazione tecnico-professionale ed il nuovo modello VET
L’Italia dispone oggi di 28,6 miliardi di euro del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) 2021–2027, dei quali il 50% è destinato a occupazione e lavoro e il 29% a istruzione e formazione.
Si tratta di una leva formidabile per rafforzare i percorsi IeFP e creare un sistema integrato di apprendimento permanente, capace di rispondere alle sfide digitali, ambientali e demografiche.
Come evidenzia Mattia Dolci, Executive Partner PTS: “L’IeFP ha le risorse e il potenziale per risolvere il paradosso italiano: imprese che non trovano personale qualificato e giovani diplomati in cerca di occupazione. Dobbiamo valorizzarla come modello formativo nazionale.”
Un cambio di paradigma culturale
L’indagine Ipsos-IUSVE 2025 racconta un quadro generazionale complesso:
- il 66% dei giovani percepisce una distanza tra vita reale e vita ideale;
- il 42% teme di non riuscire a conquistare un’indipendenza economica.
La formazione tecnico-professionale di qualità può essere la risposta: un percorso concreto per riaccendere la speranza, offrendo ai giovani strumenti per costruire la propria autonomia e realizzare le proprie aspirazioni.
Valorizzare la IeFP significa riconoscere pari dignità a tutti i percorsi formativi, dare spazio ai talenti pratici e tecnici, e costruire un modello educativo fondato sull’integrazione tra scuola, impresa e territorio.
Un evento di confronto e prospettiva per discutere di un nuovo modello VET
Il seminario del 12 novembre vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti e parti sociali. Tra gli interventi attesi:
- Giuliano Giacomazzi (Fondazione CNOS-FAP ETS)
- Mattia Dolci (PTS)
- Matteo Gelmetti (Senatore della Repubblica)
- Marina Calderone (Ministro del Lavoro, in attesa di conferma)
- Massimiliano Fedriga (Presidente Conferenza Regioni)
- Walter Rizzetto (Presidente Commissione Lavoro Camera)
Seguiranno tavole rotonde con Sara Frontini, Mauro Frisanco, Roberto Vicini, Antonio Ranieri (CEDEFOP), Michela Freddano (INVALSI), Paola Nicastro (Sviluppo Lavoro Italia) e Paola Vacchina (FORMA).
Un confronto aperto e interdisciplinare per disegnare il futuro della formazione professionale in Italia.
La IeFP non è una scelta di ripiego, ma un investimento strategico per il Paese.
Occorre una visione condivisa, capace di trasformare la VET in un sistema di eccellenza, di ridurre il mismatch occupazionale e di offrire ai giovani opportunità reali di crescita.
Appuntamento: 12 novembre 2025, ore 9.30–13.30
Sala Atti Parlamentari – Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, Roma
Info: comunicazione.nazionale@cnos-














