Il 7 novembre 2025, presso il Centro Salesiano San Domenico Savio di Arese, si è svolta la Giornata della Formazione Professionale Salesiana della Lombardia, un appuntamento che ogni anno riunisce tutte le sedi CNOS-FAP Regione Lombardia per condividere visione, orientamento e futuro.
L’atmosfera che ha accompagnato la mattinata è stata quella delle grandi occasioni: colleghi provenienti da tutta la regione, direttori, formatori ed educatori riuniti per un momento di riflessione che supera la dimensione tecnica, per toccare la radice stessa della nostra missione.
Al centro, l’intervento del Direttore Generale Franco Pozzi, che con chiarezza e profondità ha guidato i presenti attraverso i contenuti della presentazione ufficiale.

Chi siamo, cosa facciamo, dove stiamo andando
L’intervento di Pozzi si è articolato intorno a tre domande fondamentali, che rappresentano la bussola del nostro sistema formativo:
- Chi siamo?
- Cosa facciamo?
- Dove stiamo andando?
Domande semplici solo in apparenza, perché chiamano in causa identità, responsabilità, scelte strategiche e capacità di lettura del contesto.
Chi siamo
Pozzi ha ricordato che la nostra identità non è definita soltanto dai percorsi formativi o dalle attrezzature, ma dalla relazione educativa, dal valore della presenza, dall’accompagnamento quotidiano, da quel modo “salesiano” di educare che dà senso a ogni gesto.
Cosa facciamo
Per rispondere a questa domanda, i numeri presentati restituiscono la consistenza della nostra rete:
- 190 dipendenti a Tempo Indeterminato
- 22 dipendenti a Tempo Determinato
- oltre 30 collaboratori CO.CO.
- 14 professionisti con Partita IVA
Numeri che mostrano la dimensione umana, professionale e organizzativa di un sistema formativo radicato nei territori e al servizio dei giovani.
Scopri il Bilancio Sociale del CNOS-FAP Regione Lombardia.
Dove stiamo andando
Qui la presentazione ha introdotto gli 11 obiettivi strategici per l’anno formativo 2025/2026, una vera e propria roadmap che definisce il percorso comune delle nostre sedi.
Per raccontarli, Pozzi ha scelto una metafora tanto efficace quanto sorprendente: il modulo di Zeman 4-3-3, simbolo di un calcio propositivo, coraggioso, basato sul movimento continuo e sul gioco di squadra.
Gli 11 obiettivi come un 4-3-3 di Zeman
Un sistema che funziona solo se ci si muove insieme
Uno dei tratti che caratterizzano il gioco di Zeman è la convinzione che il calcio non sia una somma di individualità, ma un’orchestra armonica in cui ogni giocatore è necessario per permettere agli altri di esprimere il proprio potenziale.
Gli 11 obiettivi strategici 25/26 seguono la stessa logica:
ognuno ha un ruolo preciso, ma è nell’insieme che si sprigiona la forza del nostro sistema formativo.
DIFESA A 4 — Obiettivi 1, 2, 3, 5, 6
La struttura portante: ciò che mantiene stabile il sistema
Nel 4-3-3 la difesa non è solo protezione: è ordine, posizione, equilibrio.
Così i primi cinque obiettivi rappresentano la solidità organizzativa che permette a tutto il resto di funzionare.
1. Non perdere corsi, anzi… monitorare gli iscritti e potenziare la promozione sul territorio
2. Potenziare l’apprendistato art. 43, valorizzandone la dimensione educativa
3. Pianificare il post PNRR, seguendo le politiche regionali
5. Partecipare e sviluppare la riforma 4+2
6. Consolidare e potenziare il piano formativo dei dipendenti (IA – GoBeyond)
Cinque obiettivi che garantiscono continuità, equilibrio e qualità.
La difesa su cui possiamo costruire il resto della manovra educativa.
CENTROCAMPO A 3 — Obiettivi 4, 8, 10
Il motore del gioco: ciò che connette e fa avanzare
Il centrocampo nel sistema di Zeman è dinamico, sempre in movimento, capace di sostenere il gioco e di alimentarlo.
Così i tre obiettivi centrali sono l’anello che collega le fondamenta con la spinta in avanti:
4. Terminare la quarta fase del piano di investimento sulle sedi
8. Consolidare e potenziare le attività di internazionalizzazione (allievi e staff)
10. Stabilizzare e potenziare la Formazione Superiore
Sono gli obiettivi che costruiscono, che aprono linee di gioco, che permettono alla rete CNOS-FAP di rinnovarsi e crescere nel rispetto della propria identità.
ATTACCO A 3 — Obiettivi 7, 11 e 9
Le ali che aprono spazi, il centravanti che finalizza
Qui la metafora diventa ancora più potente.
Sulle due ali corrono gli obiettivi 7 e 11
Perché sono quelli che aprono il campo, che permettono al sistema di espandersi, di proporsi, di generare nuove opportunità.
7. Partecipare coi SAL alle Politiche Attive del Lavoro
11. Potenziare l’area della Formazione Continua
Due obiettivi che ampliano il raggio d’azione del sistema formativo salesiano, mettendolo in dialogo diretto con imprese, lavoratori e nuovi stakeholders.
Al centro dell’attacco, come un vero numero 9, c’è l’inclusività
È il cuore dell’identità salesiana:
9. Migliorare sempre più l’inclusività reale del nostro modello educativo
È il “goal” più importante: garantire che nessuno resti indietro.
Un obiettivo che attraversa tutti gli altri e che dà senso al lavoro formativo di ogni sede.
“Giungla”: il racconto che ha fatto vibrare la comunità
A completare la mattinata è stato lo spettacolo “Giungla” di Roberto Anglisani, un racconto intenso e simbolico che ha portato i presenti dentro un viaggio di crescita, paura, libertà e identità.
Molti formatori hanno ritrovato nel protagonista dello spettacolo le storie, le fatiche e le conquiste dei nostri ragazzi.
Un momento di risonanza collettiva che ha ricordato — in forma narrativa — il senso più profondo della nostra missione educativa.

Una comunità che cresce se cammina insieme
La Giornata della Formazione Professionale Salesiana non è mai soltanto un appuntamento annuale.
È un luogo simbolico in cui la nostra rete si riconosce, si confronta, si rinnova.
Durante la mattinata si è respirata:
- la forza di un lavoro comunitario,
- la ricchezza delle diverse sedi,
- la consapevolezza delle sfide future,
- la determinazione a camminare insieme,
- la gratitudine per ciò che ogni formatore, ogni educatore, ogni direttore vive quotidianamente.
Pronti a scendere in campo, con coraggio e visione
La presentazione di Franco Pozzi ha tracciato un percorso chiaro, concreto e condiviso.
Gli 11 obiettivi sono la nostra formazione in “4-3-3”: un sistema che funziona se ogni ruolo è vissuto con responsabilità, e se il movimento della rete è armonico e coraggioso.
Nei prossimi mesi saremo chiamati a:
- consolidare ciò che funziona,
- innovare dove serve,
- formare con competenza,
- aprire nuove strade,
- includere davvero,
- guardare avanti con fiducia.
La formazione professionale salesiana continua a essere:
- una casa,
- una scuola,
- un laboratorio,
- un’opportunità,
- una comunità che crede nei giovani e nel loro futuro.
Il nuovo anno formativo è iniziato.
E siamo pronti a giocarlo. Insieme.