In un mondo che corre veloce, dove la tecnologia trasforma ruoli e linguaggi, ci sono domande semplici che arrivano dritte al cuore del nostro modo di essere. Una di queste ha risuonato nella recente settimana di formazione organizzata da CNOS-FAP Nazionale a Mestre, alla quale ha partecipato anche Lucia Prestini, rappresentante del team della Formazione Continua di CNOS-FAP Regione Lombardia: “Ti senti più giraffa o sciacallo?”
Una metafora ispirata alla comunicazione non violenta di Marshall Rosenberg, che distingue tra due stili opposti di relazionarsi: lo sciacallo, simbolo del giudizio e della reattività, e la giraffa, con il cuore grande e il collo lungo, capace di vedere da lontano e ascoltare in profondità. Una domanda che ha accompagnato i partecipanti lungo tutta la settimana, stimolandoli a riflettere su linguaggio, empatia e benessere personale e professionale.
Formazione e AI generativa: un binomio possibile
Il percorso si è aperto con una sessione dedicata all’intelligenza artificiale generativa, guidata da Marco Ferrarato e Luca Simonato. Due giovani formatori che hanno saputo coniugare visione e concretezza, proponendo strumenti applicabili sin da subito nei contesti educativi e organizzativi.
In un mondo in cui l’AI può generare testi, immagini, soluzioni, si è discusso non solo di efficienza, ma anche di responsabilità, etica e consapevolezza. Come educatori, come professionisti, ma anche semplicemente come cittadini. Quale uso fare dell’intelligenza artificiale? Come farla dialogare con le competenze relazionali e comunicative? Come educare i ragazzi a una tecnologia “umana”, che supporta ma non sostituisce?
Domande che trovano spazio e risposte all’interno delle proposte della Formazione Continua CNOS-FAP Lombardia, pensate per accompagnare lavoratori e aziende in un aggiornamento professionale costante, al passo con le trasformazioni del mondo del lavoro.
Benessere e comunicazione: oltre il “fare”, l’essere
La seconda parte della settimana ha messo al centro il benessere psico-fisico e relazionale. Un’area spesso trascurata nel mondo della formazione, eppure oggi fondamentale per chi lavora con e per le persone. Grazie all’accompagnamento esperto di Mauro De Martini e Consuelo Vignarelli, i partecipanti hanno esplorato tecniche di respirazione, consapevolezza corporea, linguaggi non verbali.
Non si è trattato solo di “stare bene” in senso generico, ma di abitare pienamente il proprio corpo e le proprie emozioni, imparando a riconoscerle, accoglierle e trasformarle. Un benessere che parte dall’individuo ma si riflette sulla qualità delle relazioni, sui team di lavoro, sull’efficacia comunicativa.
Anche in questo caso, la metafora giraffa-sciacallo ha accompagnato il percorso: come ascoltiamo? Come ci poniamo quando ci relazioniamo con gli altri, in aula, in laboratorio, in azienda? La risposta non è mai definitiva, ma si costruisce nel tempo, con strumenti, confronto e crescita.
Le serate veneziane: la formazione che lascia il segno
La settimana formativa a Mestre si è chiusa con momenti informali ma carichi di significato. Le serate trascorse a Venezia, tra calli silenziose e storie misteriose, hanno rappresentato molto più di una semplice parentesi di svago. Sono state occasioni di meraviglia e connessione, momenti per ritrovare lo stupore, la lentezza, il valore del silenzio condiviso.
L’esperienza culminante è stata la visita a San Marco, illuminata solo per il gruppo: un momento sospeso, quasi sacro, che ha reso ancora più chiaro il messaggio della settimana.
In ogni gesto, in ogni parola, possiamo scegliere: giraffe o sciacalli? Empatia o giudizio? Ascolto o reazione?
Formare con lo sguardo lungo
L’esperienza di Lucia Prestini, ci offre lo spunto per riflettere su un principio chiave della mission di CNOS-FAP Regione Lombardia: la formazione non è solo trasmissione di competenze, ma costruzione di senso.
Oggi più che mai, formare significa integrare competenze tecniche e soft skills, valorizzare il capitale umano, costruire contesti educativi e lavorativi dove le persone possano sentirsi viste, ascoltate, accompagnate. Il cuore dei percorsi promossi da CNOS-FAP — dalla formazione professionale iniziale all’apprendistato, dai corsi per adulti alle iniziative finanziate — è proprio questo: una formazione centrata sulla persona.
Perché investire nella formazione continua oggi
L’esperienza raccontata da Mestre dimostra come la formazione continua non sia solo un obbligo normativo o un aggiornamento tecnico, ma una scelta strategica di crescita per individui e organizzazioni. Investire nella formazione significa investire nella qualità delle relazioni interne, nella cultura aziendale, nella motivazione e nella produttività.
Il catalogo di Formazione Continua CNOS-FAP Lombardia offre un’ampia gamma di corsi e opportunità: dai percorsi personalizzati per le imprese ai corsi rivolti a persone in cerca di riqualificazione o aggiornamento. Il tutto con l’approccio salesiano che caratterizza il nostro stile educativo: accompagnamento, fiducia, responsabilità, crescita integrale.
L’invito lanciato a Mestre non è solo simbolico. In un’epoca di trasformazioni rapide, la vera rivoluzione passa dalla capacità di fermarsi, ascoltare, guardare con occhi nuovi. Essere giraffe, in un mondo di sciacalli, è forse una delle sfide più alte — ma anche più necessarie — della nostra epoca.
CNOS-FAP Lombardia raccoglie questa sfida ogni giorno, con una formazione che mette al centro persone, relazioni e consapevolezza.