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Giraffe o sciacalli? Quando la formazione diventa scelta di consapevolezza

  • 17 Luglio 2025

In un mondo che corre veloce, dove la tecnologia trasforma ruoli e linguaggi, ci sono domande semplici che arrivano dritte al cuore del nostro modo di essere. Una di queste ha risuonato nella recente settimana di formazione organizzata da CNOS-FAP Nazionale a Mestre, alla quale ha partecipato anche Lucia Prestini, rappresentante del team della Formazione Continua di CNOS-FAP Regione Lombardia“Ti senti più giraffa o sciacallo?”

Una metafora ispirata alla comunicazione non violenta di Marshall Rosenberg, che distingue tra due stili opposti di relazionarsi: lo sciacallo, simbolo del giudizio e della reattività, e la giraffa, con il cuore grande e il collo lungo, capace di vedere da lontano e ascoltare in profondità. Una domanda che ha accompagnato i partecipanti lungo tutta la settimana, stimolandoli a riflettere su linguaggio, empatia e benessere personale e professionale.

Formazione e AI generativa: un binomio possibile

Il percorso si è aperto con una sessione dedicata all’intelligenza artificiale generativa, guidata da Marco Ferrarato e Luca Simonato. Due giovani formatori che hanno saputo coniugare visione e concretezza, proponendo strumenti applicabili sin da subito nei contesti educativi e organizzativi.

In un mondo in cui l’AI può generare testi, immagini, soluzioni, si è discusso non solo di efficienza, ma anche di responsabilità, etica e consapevolezza. Come educatori, come professionisti, ma anche semplicemente come cittadini. Quale uso fare dell’intelligenza artificiale? Come farla dialogare con le competenze relazionali e comunicative? Come educare i ragazzi a una tecnologia “umana”, che supporta ma non sostituisce?

Domande che trovano spazio e risposte all’interno delle proposte della Formazione Continua CNOS-FAP Lombardia, pensate per accompagnare lavoratori e aziende in un aggiornamento professionale costante, al passo con le trasformazioni del mondo del lavoro.

Benessere e comunicazione: oltre il “fare”, l’essere

La seconda parte della settimana ha messo al centro il benessere psico-fisico e relazionale. Un’area spesso trascurata nel mondo della formazione, eppure oggi fondamentale per chi lavora con e per le persone. Grazie all’accompagnamento esperto di Mauro De Martini e Consuelo Vignarelli, i partecipanti hanno esplorato tecniche di respirazione, consapevolezza corporea, linguaggi non verbali.

Non si è trattato solo di “stare bene” in senso generico, ma di abitare pienamente il proprio corpo e le proprie emozioni, imparando a riconoscerle, accoglierle e trasformarle. Un benessere che parte dall’individuo ma si riflette sulla qualità delle relazioni, sui team di lavoro, sull’efficacia comunicativa.

Anche in questo caso, la metafora giraffa-sciacallo ha accompagnato il percorso: come ascoltiamo? Come ci poniamo quando ci relazioniamo con gli altri, in aula, in laboratorio, in azienda? La risposta non è mai definitiva, ma si costruisce nel tempo, con strumenti, confronto e crescita.

Le serate veneziane: la formazione che lascia il segno

La settimana formativa a Mestre si è chiusa con momenti informali ma carichi di significato. Le serate trascorse a Venezia, tra calli silenziose e storie misteriose, hanno rappresentato molto più di una semplice parentesi di svago. Sono state occasioni di meraviglia e connessione, momenti per ritrovare lo stupore, la lentezza, il valore del silenzio condiviso.

L’esperienza culminante è stata la visita a San Marco, illuminata solo per il gruppo: un momento sospeso, quasi sacro, che ha reso ancora più chiaro il messaggio della settimana.

In ogni gesto, in ogni parola, possiamo scegliere: giraffe o sciacalli? Empatia o giudizio? Ascolto o reazione?

La formazione continua è fondamentale per sviluppare empatia e relazioni positive nella vita professionale. Scopri cosa offre CNOS Lombardia.

Formare con lo sguardo lungo

L’esperienza di Lucia Prestini, ci offre lo spunto per riflettere su un principio chiave della mission di CNOS-FAP Regione Lombardia: la formazione non è solo trasmissione di competenze, ma costruzione di senso.

Oggi più che mai, formare significa integrare competenze tecniche e soft skills, valorizzare il capitale umano, costruire contesti educativi e lavorativi dove le persone possano sentirsi viste, ascoltate, accompagnate. Il cuore dei percorsi promossi da CNOS-FAP — dalla formazione professionale iniziale all’apprendistato, dai corsi per adulti alle iniziative finanziate — è proprio questo: una formazione centrata sulla persona.

Perché investire nella formazione continua oggi

L’esperienza raccontata da Mestre dimostra come la formazione continua non sia solo un obbligo normativo o un aggiornamento tecnico, ma una scelta strategica di crescita per individui e organizzazioni. Investire nella formazione significa investire nella qualità delle relazioni interne, nella cultura aziendale, nella motivazione e nella produttività.

Il catalogo di Formazione Continua CNOS-FAP Lombardia offre un’ampia gamma di corsi e opportunità: dai percorsi personalizzati per le imprese ai corsi rivolti a persone in cerca di riqualificazione o aggiornamento. Il tutto con l’approccio salesiano che caratterizza il nostro stile educativo: accompagnamento, fiducia, responsabilità, crescita integrale.

L’invito lanciato a Mestre non è solo simbolico. In un’epoca di trasformazioni rapide, la vera rivoluzione passa dalla capacità di fermarsi, ascoltare, guardare con occhi nuovi. Essere giraffe, in un mondo di sciacalli, è forse una delle sfide più alte — ma anche più necessarie — della nostra epoca.

CNOS-FAP Lombardia raccoglie questa sfida ogni giorno, con una formazione che mette al centro persone, relazioni e consapevolezza.